Stiamo continuando ad osservare con rammarico, ai molteplici errori da parte dei centri amministrativi per la riparametrazione dell'assegno ad personam e soprattutto a recuperi degli arretrati effettuati senza tener conto delle condizioni economiche dei lavoratori. Siamo consapevoli che il recupero di quanto percepito indebitamente, sia ormai per giurisprudenza consolidata, una azione cui l'Amministrazione non ha alcuna facoltà discrezionale, e anzi l'interesse pubblico è in e non richiederebbe neppure specifica motivazione (Cons. Stato A.P., 17/10/2017), essendo l'esborso di denaro per il dipendente pubblico un ingiustificato vantaggio. Va ricordato però, che se la ripetizione (recupero) dell'indebito ai sensi dell'art.2033 c.c., ha carattere di doverosità, l'azione dell'Amministrazione dovrebbe tener conto delle esigenze di vita del debitore (Cons. Stato, sez.III, 09/09/2013, n.4849). Se ne evince, che con l'apertura del procedimento amministrativo, bisognerebbe informare il debitore, circa la cifra oggetto del recupero (allegando il relativo prospetto analitico informativo), dandogli la possibilità di scegliere le modalità di restituzione che sia in forma intera o rateizzata. Senza contare poi, il principio in forza del quale, la ripetizione dell’indebita erogazione stipendiale deve sempre avvenire al netto delle ritenute fiscali (T.u.i.r. (d.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917) attuata con l’art. 150, comma 1, del d.l. 19 marzo 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla l. 17 luglio 2020, n. 77, c.d. “decreto rilancio”). Quindi, stiamo assistendo al recupero di somme ben più alte di quanto realmente avute per errore dell'Amministrazione, anche soprattutto per effetto dei ritardi nella riparametrazione delle voci stipendiali con l'assegno ad personam riassorbibile. Gli effetti si ripercuotono duramente sui più deboli, su chi ha una situazione economica difficile, ma noi non ci arrendiamo e abbiamo prodotto una istanza di accesso agli atti ai sensi della Legge 241/90, per aiutare i nostri iscritti ad ottenere quella documentazione utile per verificare la reale situazione debitoria. Tramite un semplice programma di calcolo in Microsoft Excel si potranno poi incrociare i dati stipendiali delle buste paga, con quelli ottenuti dai decreti stipendiali ed effettuare il controllo finale. In caso di errori si potra' poi, richiedere il quantum non dovuto. Il Coordinamento Militari Transitati
re ipsia
Accesso agli atti Personale Area Centrale
Accesso agli atti Personale Esercito
Accesso agli atti Personale Carabinieri
Accesso agli atti Personale Marina Militare
Accesso agli atti Personale Aeronautica Militare